i vecchi (sic!) televisori a tubo catodico allo spegnimento emettevano un impercettibile lampo, uno diverso dall'altro. Ne ho ripresi alcuni e li ho rallentati, mettendo così in "luce" la loro affascinante diversità. La mia mente tanatofila ha facilmente trasformato questi lampi, questi spegnimenti, in metafore visive della morte. Ad ogni flash ho poi abbinato le note finali di uno dei Notturni di Chopin creando un perturbante connubio audio-visivo incentrato sulla morte.
venerdì 26 febbraio 2010
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